Santuario della Madonna della Corona
SANTUARIO DELLA MADONNA DELLA CORONA
(dal nostro albergo: km 6)
Appollaiato su una parete rocciosa verticale, in posizione ardita a circa 700 metri di altezza, il Santuario della Madonna della Corona è costruito nella roccia, tanto che due delle pareti della chiesa sono la stessa roccia. La storia di questo luogo inizia nell’anno 1000, quando qui trovò rifugio un gruppo di eremiti. Una prima chiesa fu costruita e consacrata nel 1530, ma divenne santuario solo un secolo dopo. Seguirono ampliamenti e ristrutturazioni, furono aggiunti ponti, scale e gallerie scavate nella roccia per rendere l’accesso più semplice ai pellegrini che giungevano sempre più numerosi. La basilica attuale risale al 1978. Dieci anni dopo, il 17 aprile, fu visitata da Papa Giovanni Paolo II.
All’interno del santuario si trovano sculture in marmo bianco di Carrara, per la gran parte realizzate dallo scultore veronese Ugo Zannoni (1836-1919); nella chiesa e lungo la via Crucis le fusioni in bronzo sono dell’architetto veronese Raffaele Bonente.
Si scende al Santuario a piedi, su sentiero e scale, oppure con bus navetta. Bello il panorama.
Dal paese di Ferrara M/B è possibile raggiungere a piedi il Santuario della Madonna della Corona, percorrendo una sezione del lunghissimo sentiero europeo E7. Parcheggiata l’auto nella piazza del paese, si prende la strada asfaltata che sale verso la contrada di Albarè fino alla segnalazione a destra che indica l’imbocco del sentiero. Da qui si entra nel bosco e si scende prima gradualmente poi in modo deciso percorrendo il Vajo dell’Orsa, fino a raggiungere il letto del torrente, che si attraversa per poi proseguire ammirando i salti dell’acqua fra le pozze scavate nella roccia calcarea. Si prosegue per lo più nel bosco, fino ad immettersi sul famoso sentiero che sale da Brentino, che vi porterà fino al santuario. Il ritorno si fa sulla stessa strada. Il percorso di sola andata è di circa 5,3km, con tratti in discesa e salita e con un dislivello di circa 300 metri.
Una buona alternativa è quella di parcheggiare l’auto in piazza e prendere il bus fino a Spiazzi. Da lì si scende al santuario e si torna a Ferrara a piedi, facendo all’incontrario il percorso sopra esposto.
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Osservatorio Astronomico e Orto Botanico
OSSERVATORIO ASTRONOMICO E ORTO BOTANICO
(dal nostro albergo: km 1,5)
L’Osservatorio astronomico del Monte Baldo è stato realizzato a Novezzina, località a nord di Ferrara di Monte Baldo, e inaugurato nel 2005 su progetto del Circolo Astrofili Veronesi “A. Cagnoli”, che tuttora ne cura la gestione. Ogni anno in primavera ed estate vengono organizzate 12-15 aperture pubbliche, durante le quali, dopo una breve conferenza a carattere astronomico, si passa a conoscere l’osservatorio e i suoi strumenti e, meteo permettendo, ad osservare le principali costellazioni e oggetti celesti con i telescopi. Per informazioni: www.osservatoriomontebaldo.it
Vicino all’osservatorio, raggiungibile con breve sentiero, si trova l’Orto Botanico, realizzato sull’area di un vecchio vivaio forestale. In circa 20.000 mq è stato ricostruito il patrimonio floristico del Monte Baldo, cosicché, in uno spazio relativamente piccolo, è possibile conoscere un ambiente vasto e stupefacente. Ambienti diversi – dalle rocce al sottobosco di faggio, dal pascolo alle zone umide – ripropongono piante e fiori autoctoni, escludendo quindi le specie importate. Si possono osservare, ad esempio, specie botaniche sopravvissute isolate durante il periodo delle glaciazioni: un patrimonio unico, che ha conferito al Monte Baldo l’appellativo di “Hortus Europae”, riconoscendo a livello internazionale la ricchezza che è riuscito a conservare. Il percorso è provvisto di cartellini con il nome della pianta e della famiglia, il genere e la specie. Per informazioni: www.ortobotanicomontebaldo.org
Chi avesse voglia di una bella passeggiata, potrà seguire la strada sterrata che parte dall’osservatorio e prosegue fra boschi di faggi con salite e discese, fino ad arrivare in circa 5 km al Passo Cerbiolo. La strada non presenta particolari difficoltà, tranne l’ultimo tratto che è piuttosto ripido.
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Seggiovia di Prà Alpesina – Colma di Malcesine
SEGGIOVIA DI PRA’ ALPESINA – Colma di Malcesine
(dal nostro albergo: 11km)
La seggiovia di Pra’ Alpesina si trova nel versante trentino del Monte Baldo e vi permetterà di arrivare comodamente fino ad una delle terrazze panoramiche più spettacolari sul Lago di Garda. Una decina di minuti di ascesa e 3 chilometri a piedi su sentiero semplice e arriverete a Tratto Spino, a 1778 metri, e alla Colma di Malcesine, ammirando dall’alto il lago. Da qui molti sono quelli che si lanciano con il parapendio. Questo è uno dei luoghi più frequentati del Monte Baldo, perché qui si trova anche la stazione di arrivo della funivia che sale da Malcesine, ovvero il modo più veloce per salire dal lago ai panorami del Baldo. Proprio grazie a questa modernissima funivia a cabine rotanti, se volete, potreste abbinare l’ascesa da Pra’ Alpesina con la discesa dal Baldo fino a Malcesine, una delle località più amate sul lago di Garda. Il suo incantevole borgo antico è fatto di piccole piazze animate da negozi e botteghe artigianali e di stretti vicoli lastricati che si arrampicano fino al castello, il monumento simbolo di Malcesine, costruito dagli Scaligeri intorno al 1300 su uno spuntone di roccia a ridosso del lago. Dichiarato monumento nazionale ai primi del 1900, oggi il castello è aperto al pubblico con sale espositive a tematiche diverse, dalla storia alla natura; si percorre il cammino di ronda e si sale fino al mastio, dalla cui sommità si gode lo spettacolo del lago e del centro storico.
Per orari e prezzi della funivia di Malcesine: https://funiviedelbaldo.it/it/
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Sentiero CAI 3 – Sentiero del Ventrar, Tratto Spino stazione a monte funivia (m. 1776 slm)
Sentiero CAI 3 – Sentiero del Ventrar, Tratto Spino stazione a monte funivia (m. 1776 slm)
(l’imbocco del sentiero è a km 15 dal nostro albergo)
Percorso ad anello
Tempo di percorrenza: circa h. 2
Dislivello: 360 metri
Il Sentiero del Ventrar è un percorso di grande richiamo fra gli appassionati del Baldo, un itinerario classificato EE (escursionisti esperti) dal CAI a causa di alcuni tratti esposti e dalla presenza di funi a cui aggrapparsi nei tratti più difficoltosi (il sentiero è sconsigliato ai bambini e a chi soffre di vertigini).
Si parcheggia l’auto nell’area apposita (oltre vige il divieto di accesso) e ci si incammina lungo l’asfaltata, abbandonandola subito per salire lungo il sentiero che corre parallelo. Poco avanti un bivio indica il sentiero CAI 651 (che si inerpica lungo il crinale e da dove si scenderà al ritorno) e il sentiero CAI 3, che scende a destra. Si prosegue nel bosco, inoltrandosi a tratti tra i picchi rocciosi che dominano il lago di Garda, con scorci improvvisi e spettacolari, fino ai vasti prati subito sotto la Colma di Malcesine, dove la vista sul lago si apre panoramica e mozzafiato. Da qui risalite la costa seguendo le indicazioni “funivia” ed arriverete alla Colma di Malcesine, insieme a tutti i turisti che giungono fin qui da Malcesine con la famosa funivia a cabine rotanti che sale dalla sponda del lago. Un sentiero percorre tutta la “colma”: al termine della piana il sentiero CAI 651 scende ripido verso il punto di partenza.
La Colma di Malcesine si raggiunge anche partendo dal parcheggio e salendo la larga strada con divieto di transito ai mezzi, che poco avanti diventa sterrata: 2 km, circa 200 metri di dislivello.
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Sentiero SAT 651 – Rifugio Altissimo (m. 2060 slm)
Sentiero SAT 651 – Rifugio Altissimo (m. 2060 slm)
(l’imbocco del sentiero è a km 15 dal nostro albergo)
Tempo di percorrenza: circa h. 1,30
Dislivello: circa 640 metri
Parcheggiata l’auto, si attraversa la strada e si inizia subito a salire nel bosco lungo il sentiero che percorre la cresta di Navene e successivamente le creste del Lastè di Tolghe, offrendo numerosi punti panoramici verso il lago, sempre più ampi mano a mano che si sale. Attraversata la Busa Brodeghera, si arriva alla strada militare che si innesta sulla frequentatissima sterrata (segnavia SAT 633) che sale dal rifugio Graziani, sulla quale si prosegue fino al rifugio Altissimo. Da qui potete muovervi lungo i tanti sentieri che attraversano la cima, fino ad arrivare al mozzafiato punto panoramico sul Garda.
Il rifugio Altissimo si raggiunge anche partendo dal rifugio Graziani (parcheggio), da dove parte una strada sterrata che sale a larghi tornanti. È questo il percorso più frequentato e il più semplice, ma anche il meno panoramico.
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Sentieri CAI 656 e 658 – Rifugi Fiori del Baldo e Chierego
Sentieri CAI 656 e 658 – Rifugi Fiori del Baldo e Chierego (http://www.rifugiochierego.com)
(l’imbocco del sentiero è a km 8 dal nostro albergo)
Tempo di percorrenza: circa h. 1,20
Dislivello: circa 590 metri
Si parcheggia a Malga Valfredda Crocetta e si sale lungo il “sentiero Ottaviani” che raggiunge la Bocchetta di Naole e prosegue fino alla cresta del Baldo. La fatica della salita sarà ripagata da uno degli spettacoli più grandiosi del Monte Baldo! Il lago di Garda compare all’improvviso davanti agli occhi, circondato da catene di montagne imponenti. Una volta arrivati in cresta, proseguite verso nord fino ai due rifugi, poco lontani fra loro, Fiori del Baldo e Chierego.
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Sentiero CAI 657 – Rifugio Telegrafo (m. 2147 slm)
Sentiero CAI 657 – Rifugio Telegrafo (m. 2147 slm) – rifugiotelegrafo.it
(l’imbocco del sentiero è a km 2 dal nostro albergo)
Tempo di percorrenza: circa h. 2,30
Dislivello: circa 900 metri
Il sentiero che sale al rifugio Telegrafo è uno dei più frequentati di questo versante del Monte Baldo. Non è un sentiero difficile, ma richiede una certa resistenza e preparazione fisica. L’imbocco si trova lungo la strada carrozzabile che sale verso Novezza, all’altezza del secondo tornante dopo il Rifugio Novezzina, dove c’è un piccolo parcheggio. Si sale il costone del Baldo lungo il Vallone Osanna, proseguendo ad ampi zigzag fino ad arrivare al rifugio, dove la fatica della salita sarà ripagata dall’ambiente suggestivo e dai panorami che si aprono verso il Lago di Garda.
Dal rifugio Telegrafo partono altri sentieri, fra i quali vi consigliamo quello che raggiunge il Rifugio Chierego (m. 1956 – www.rifugiochierego.it). È il sentiero CAI 658, che segue una mulattiera militare e passa da questo ripidissimo versante roccioso all’altro, dove si ammira il lago di Garda in tutta la sua bellezza. Ci si arriva in circa h. 1,30 di cammino.
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