Verona
VERONA (dal nostro albergo: km 50)
Ufficio del turismo: Via Degli Alpini, 9 (P.zza Bra) – http://www.turismoverona.eu
Importante colonia romana nel primo secolo a.C. e florida città medievale, Verona ha conservato nei secoli, insieme ai monumenti dell’epoca romana, le chiese e i palazzi fatti costruire dai Della Scala, la famiglia che governò la città per oltre cento anni. Il genio creativo di William Shakespeare ha contribuito, poi, a trasformare Verona in un mito intramontabile, quando la scelse come sfondo per le travagliate vicende dei Capuleti e dei Montecchi. Una tormentata storia d’amore, quella di Giulietta e Romeo, che ha trasformato una città storica e bellissima in una meta per gli innamorati da tutto il mondo.
Verona oggi è una delle città più visitate d’Italia, con un centro storico riconosciuto come patrimonio dell’umanità dall’Unesco alla fine dell’anno 2000.
Da vedere ci sono Piazza Bra e l’Arena, il simbolo della città, la cui costruzione risale al I secolo a.C.
Il Castello Scaligero, fortezza militare del XIV secolo e residenza dei Della Scala, è la sede del Museo Civico di Castelvecchio, con una delle maggiori raccolte d’arte italiane fra sculture di pietra, dipinti dal trecento al settecento, collezioni di stoffe, smalti e oreficerie, armature medievali e rinascimentali. Vicino al castello si trovano il Ponte Scaligero, che attraversa il fiume Adige, e l’Arco dei Gavi, monumentale architettura romana risalente alla metà del I secolo.
Altre bellissime piazza veronesi, collegate fra loro da vicoli e passaggi coperti, sono Piazza delle Erbe, rimasta nei secoli il cuore pulsante della città, Piazza dei Signori, con al centro la statua ottocentesca di Dante, il Cortile del Tribunale e il Cortile del Mercato Vecchio, tutte con i loro edifici storici affacciati.
Da non perdere la salita alla panoramica Torre dei Lamberti, per godere di scorci suggestivi sulla città.
Non lontano da Piazza Erbe si trova la visitatissima Casa di Giulietta, con il suo mitico balcone.
Fra le testimonianze del periodo Romano, ci sono il suggestivo Ponte Pietra e il Teatro Romano, con ancora le fondamenta della scena e parte delle gradinate. A fianco del teatro una lunga scalinata porta al punto panoramico di Castel San Pietro, da dove ammirare dall’alto il corso sinuoso dell’Adige, il Ponte Pietra, chiese e campanili: si raggiunge anche con la funicolare (la stazione a valle è a Santo Stefano).
Il Duomo, edificato sui basamenti di un’antica chiesa fondata nel IV secolo da S. Zeno, subì modifiche ed ampliamenti nel corso dei secoli fino ad assumere l’aspetto odierno, che mescola lo stile romanico con quello gotico. Le cappelle e gli altari accolgono opere di pittori quali Falconetto, Liberale, Tiziano. Dall’interno è possibile accedere a due altre chiese, la Chiesa di San Giovanni in Fonte, con il suo fonte battesimale romanico del XII secolo, e la Chiesa di Sant’Elena, dove Dante il 7 gennaio del 1320 lesse la sua orazione “Quaestio de aqua et terra” davanti a personalità di spicco della città.
La Chiesa di Sant’Anastasia, iniziata nel XIII secolo, ha un grandioso interno a tre navate e il pavimento originale del 1462. Vi si trovano preziose tele ed affreschi, fra cui il capolavoro del Pisanello “San Giorgio e la principessa”, e i famosi “Gobbi”, due acquasantiere sorrette da figure umane accovacciate.
La Chiesa di San Fermo Maggiore è un’imponente basilica con la singolare struttura di due edifici: la chiesa inferiore risale al secolo XI ed è in stile romanico, la chiesa superiore risale al XIII secolo ed è in stile gotico.
La Basilica di San Zeno Maggiore è uno dei templi più importanti della città. Sulla sua imponente facciata spiccano il grande rosone e il solenne portale scolpito. L’interno è ricco di affreschi del XIII e XIV secolo, fra cui il magnifico trittico di Mantegna “Madonna con Bambino tra angeli e santi”. Dalla chiesa si accede al presbiterio rialzato e alla cripta, dove sono conservate le spoglie del Santo. Il chiostro del XIII secolo è di stile romanico.
I Musei: (info: www.cittadiverona.it/guide/musei/index.php)
VeronaCard: è un biglietto cumulativo che dà diritto all’ingresso gratuito ai principali musei, monumenti e chiese della città, fra cui l’Arena, la Casa di Giulietta, la Torre dei Lamberti, il Teatro Romano, la Basilica di Sant’Anastasia, il Duomo, la Basilica di San Zeno, il Museo di Castelvecchio, la Galleria d’Arte Moderna. Con riduzione si potrà accedere al Museo A.M.O., ai Giardini Giusti, al Museo Miniscalchi Erizzo. Potrete inoltre viaggiare gratuitamente sulle linee urbane dei mezzi pubblici.
Si acquista presso uno dei siti visitabili e presso l’Ufficio del Turismo, si convalida nelle biglietterie dei luoghi visitati e sulle linee urbane con l’obliteratrice.
E’ disponibile nelle due versioni di 24 o 48 ore. http://www.turismoverona.eu/VeronaCard
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Passeggiata Lungolago
Passeggiata Lungolago
Garda, Bardolino e Lazise sono uniti fra loro da una lunga passeggiata lungolago perdonabile e ciclabile, frequentatissima e molto amata da turisti e locali, anche perché vi si trovano spiagge di erba o ghiaia e piccoli bar che servono pasti veloci ma anche piatti tipici locali. E’ lunga circa 8km.
Potete percorrerne solo un tratto oppure tutta, attraversando i centri storici di queste incantevoli località affacciate al lago, tornando alla macchina con i mezzi pubblici.
CANEVAWORLD, Lazise
GARDALAND, Castelnuovo del Garda
VILLA DEI CEDRI, Colà
PARCO NATURA VIVA, Pastrengo
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Lazise
LAZISE (dal nostro albergo: km 31)
I.A.T. Ufficio Turistico: via Francesco Fontana, 14
Giorno di mercato: mercoledì mattina
Lazise è un incantevole borgo ancora racchiuso da mura fatte erigere nell’alto medioevo a protezione del castello, originario del XI secolo. Dimora degli Scaligeri, i signori di Verona, il castello passò di mano in mano nel corso dei secoli, fino a diventare proprietà privata verso la fine del 1800, quando i Conti Buri lo acquistarono e restaurarono, salvandolo dalla rovina. Oggi l’imponente Castello Scaligero è inserito nel parco di Villa Buri-Bernini e non è visitabile, ma le mura, coronate da merli e ben conservate, sono visibili e visitabili dall’esterno con un percorso nei giardini.
Tre antiche porte d’ingresso, Porta San Zeno, Porta Lion e Porta Nuova, permettono di accedere al centro storico e al suo dedalo di viuzze, con graziosi negozi che vivacizzano questo gioiello medioevale.
Il lungolago è uno dei più belli del Lago di Garda, pavimentato in porfido e abbellito da palme, con bar e gelaterie dove sedersi ad ammirare un infuocato tramonto. Lì accanto ci sono il porto vecchio, dove sono attraccate le colorate barche dei pescatori, e poco oltre la bella e grande piazza Vittorio Emanuele.
L’edificio storico che confina col porticciolo è la Dogana Veneta, edificio di epoca veneziana che fu un importante punto di riferimento per gli scambi commerciali e che oggi ospita mostre e iniziative culturali.
La piccola Chiesa di S. Nicolò, vicino al porto vecchio e alla Dogana Veneta, è un edificio romanico del XII secolo, che conserva preziosi affreschi del XIII secolo attribuiti alla Scuola di Giotto.
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Bardolino
BARDOLINO (dal nostro albergo: km 28)
I.A.T. Ufficio Turistico: Piazzale Aldo Moro
Giorno di mercato: giovedì mattina
Tra i paesi affacciati al Lago di Garda, Bardolino è sicuramente uno dei più conosciuti e uno dei più amati dai turisti e dai locali. E questo per il suo fascino di borgo ben conservato, per la sua indiscussa propensione all’accoglienza turistica e anche per il suo vino, il vino Bardolino, celebrato con sagre che richiamano un sempre maggior numero di turisti. Il paese è davvero grazioso, con il suo lungolago arricchito da belle aiuole fiorite, con le tradizionali barche da pesca attraccate al molo, con gli stretti vicoli del centro storico, molto frequentati in qualunque stagione. E con gelaterie, bar, ristoranti e pizzerie rivolte al lago o ricavate in antiche corti o in palazzi storici, con i tavoli all’aperto e, in estate, con musicisti ad accompagnare le lunghe serate.
Bardolino ha conservato due antiche chiese, preziose testimonianze della sua storia.
La bella Chiesa di San Severo è un edificio romanico costruito tra la fine dell’XI e gli inizi del XII secolo, con preziosi affreschi della stessa epoca e affiancata dal suo alto campanile. Si trova ai margini del centro storico, vicina alla strada statale.
La Chiesa di S. Zeno è originaria della seconda metà del IX secolo ed è uno dei più importanti monumenti dell’architettura carolingia in Italia. Ha un interno a croce latina e conserva decorazioni originali. Si trova inglobata fra le case in una piccola contrada fuori dal centro storico e non è facilmente individuabile. Se siete interessati, è consigliabile rivolgersi all’ufficio del turismo per avere indicazioni.
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Garda
GARDA (dal nostro albergo: km 24)
Ufficio turistico: Piazza Donatori di Sangue, 1
Giorno di mercato: venerdì mattina
L’antico paese di Garda si trova lungo la Riviera degli Ulivi, protetto alle spalle dallo sperone roccioso conosciuto come la Rocca di Garda e affacciato su un ampio golfo chiuso a nord dalla bella Punta San Vigilio. Da sempre al centro degli interessi economici e politici del lago, Garda vide riconosciuta la sua importanza nel XII secolo, quando con il suo nome fu battezzato l’interno lago, fino ad allora conosciuto con il nome di Benàco. La ricchezza che l’accompagnò nel corso dei secoli impreziosì la cittadina di ville e parchi, di palazzi gotici e rinascimentali: Palazzo dei Capitani, XIV secolo, Palazzo Fregoso, XVI secolo, Villa Albertini, XVI secolo, Villa Canossa, XVIII secolo, sono palazzi storici che potrete ammirare passeggiando per il centro storico e lungo il lago.
Garda ha un bel lungolago, con bar, gelaterie e ristoranti dove pranzare o cenare ammirando il lago. Spostandosi a piedi verso nord, in 10 minuti si arriva alla lunga spiaggia di ciottoli e, proseguendo ancora, se il livello del lago lo permette, si arriva a Punta San Vigilio (circa 3km – 40 minuti), uno dei luoghi più romantici e straordinari del Lago di Garda. Nel bellissimo borgo si trovano il porticciolo, la storica locanda, una chiesetta, le vecchie case della contrada e Villa Guarienti, del XVI secolo, opera dell’architetto veronese Michele Sanmicheli (chiusa al pubblico).
Punta San Vigilio si raggiunge anche in auto proseguendo per 3km verso nord.
Un sentiero particolarmente suggestivo è quello che sale fin sulla Rocca, con uno stupendo panorama su Garda, su Punta San Vigilio e sul lago; una deviazione porta anche all’Eremo dei Camaldolesi. Ci si arriva partendo dal paese, imboccando via San Bartolomeo pochi metri a sud della Pieve di Santa Maria, seguendo le indicazioni per “Rocca Vecchia” ed “Eremo dei Camaldolesi”.
Si sale su stradina fra le case, poi su scalinata e infine su sentiero che prosegue nel bosco fino ad uno slargo, dove trovate panchine e tavoli da picnic e dove il sentiero si biforca: a destra si va alla Rocca, a sinistra all’Eremo. Proseguendo a destra su gradoni di pietra, si arriva fino alla sommità della Rocca Vecchia, da dove il panorama è davvero sensazionale. Dall’alto si vede Garda, il suo ampio golfo e Punta San Vigilio; ci si sposta sul pianoro e si arriva sopra Bardolino, con lo sguardo che spazia fino a Sirmione e all’altro versante del lago. Dall’imbocco del sentiero in paese fino alla cima della Rocca: circa km 1,1 – 30 min. – dislivello 160 m.
Se volete raggiungere anche l’Eremo dei Camaldolesi, ritornate allo slargo più in basso e, seguendo le indicazioni, proseguite nel bosco con saliscendi fino ad una strada carrozzabile che, a destra, porta all’eremo, un complesso monastico edificato nel XVII secolo a circa 310 metri di altitudine. All’interno si trovano gli edifici dove vivono i monaci e la Chiesa di S. Giorgio, ad un’unica navata, con tre cappelle laterali che conservano dipinti di Paglia e di Palma il Giovane (dallo slargo sono circa 15 minuti).
È importante ricordare che l’Eremo è soprattutto luogo di preghiera e raccoglimento, pertanto non sono permesse le visite a solo scopo turistico. La comunità monastica porge invece il benvenuto a tutti coloro che cercano momenti di riflessione, offrendo anche alloggio a chi vuole condividere con i monaci qualche giorno di preghiera. Presso la portineria del complesso è aperta una piccola rivendita: si trovano l’olio extravergine d’oliva prodotto dagli ulivi che circondano l’Eremo e prodotti provenienti da altri monasteri, come confetture e miele, tisane, digestivi alle erbe, bio cosmesi.
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Il Lago di Garda
IL LAGO DI GARDA
Il Lago di Garda, il lago più grande d’Italia, incastonato fra le regioni Veneto, Trentino-Alto Adige e Lombardia, è un’autentica rivelazione, non solo per la sua bellezza, per i panorami e per la storia racchiusa nei suoi castelli e musei, ma anche per la sua complessità e per la varietà dei suoi paesaggi. Da sud a nord, i paesaggi cambiano completamente, cambia il modo di fare vacanza, cambia la cucina, cambia la gente. Se a sud ci sono verdi colline piantate a olivo e vite, a nord ci sono ripide pareti rocciose; a sud il clima è mite, caldo in estate, e i vacanzieri amano le spiagge e i parchi divertimento, a nord la temperatura si fa più fresca e i turisti sono più sportivi e avventurosi.
Denominatore comune è una natura meravigliosa!
Noi vi proponiamo tre paesi – Garda, Bardolino e Lazise – vicini fra loro: le perle della sponda veronese del lago.
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Santuario della Madonna della Corona
SANTUARIO DELLA MADONNA DELLA CORONA
(dal nostro albergo: km 6)
Appollaiato su una parete rocciosa verticale, in posizione ardita a circa 700 metri di altezza, il Santuario della Madonna della Corona è costruito nella roccia, tanto che due delle pareti della chiesa sono la stessa roccia. La storia di questo luogo inizia nell’anno 1000, quando qui trovò rifugio un gruppo di eremiti. Una prima chiesa fu costruita e consacrata nel 1530, ma divenne santuario solo un secolo dopo. Seguirono ampliamenti e ristrutturazioni, furono aggiunti ponti, scale e gallerie scavate nella roccia per rendere l’accesso più semplice ai pellegrini che giungevano sempre più numerosi. La basilica attuale risale al 1978. Dieci anni dopo, il 17 aprile, fu visitata da Papa Giovanni Paolo II.
All’interno del santuario si trovano sculture in marmo bianco di Carrara, per la gran parte realizzate dallo scultore veronese Ugo Zannoni (1836-1919); nella chiesa e lungo la via Crucis le fusioni in bronzo sono dell’architetto veronese Raffaele Bonente.
Si scende al Santuario a piedi, su sentiero e scale, oppure con bus navetta. Bello il panorama.
Dal paese di Ferrara M/B è possibile raggiungere a piedi il Santuario della Madonna della Corona, percorrendo una sezione del lunghissimo sentiero europeo E7. Parcheggiata l’auto nella piazza del paese, si prende la strada asfaltata che sale verso la contrada di Albarè fino alla segnalazione a destra che indica l’imbocco del sentiero. Da qui si entra nel bosco e si scende prima gradualmente poi in modo deciso percorrendo il Vajo dell’Orsa, fino a raggiungere il letto del torrente, che si attraversa per poi proseguire ammirando i salti dell’acqua fra le pozze scavate nella roccia calcarea. Si prosegue per lo più nel bosco, fino ad immettersi sul famoso sentiero che sale da Brentino, che vi porterà fino al santuario. Il ritorno si fa sulla stessa strada. Il percorso di sola andata è di circa 5,3km, con tratti in discesa e salita e con un dislivello di circa 300 metri.
Una buona alternativa è quella di parcheggiare l’auto in piazza e prendere il bus fino a Spiazzi. Da lì si scende al santuario e si torna a Ferrara a piedi, facendo all’incontrario il percorso sopra esposto.
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Osservatorio Astronomico e Orto Botanico
OSSERVATORIO ASTRONOMICO E ORTO BOTANICO
(dal nostro albergo: km 1,5)
L’Osservatorio astronomico del Monte Baldo è stato realizzato a Novezzina, località a nord di Ferrara di Monte Baldo, e inaugurato nel 2005 su progetto del Circolo Astrofili Veronesi “A. Cagnoli”, che tuttora ne cura la gestione. Ogni anno in primavera ed estate vengono organizzate 12-15 aperture pubbliche, durante le quali, dopo una breve conferenza a carattere astronomico, si passa a conoscere l’osservatorio e i suoi strumenti e, meteo permettendo, ad osservare le principali costellazioni e oggetti celesti con i telescopi. Per informazioni: www.osservatoriomontebaldo.it
Vicino all’osservatorio, raggiungibile con breve sentiero, si trova l’Orto Botanico, realizzato sull’area di un vecchio vivaio forestale. In circa 20.000 mq è stato ricostruito il patrimonio floristico del Monte Baldo, cosicché, in uno spazio relativamente piccolo, è possibile conoscere un ambiente vasto e stupefacente. Ambienti diversi – dalle rocce al sottobosco di faggio, dal pascolo alle zone umide – ripropongono piante e fiori autoctoni, escludendo quindi le specie importate. Si possono osservare, ad esempio, specie botaniche sopravvissute isolate durante il periodo delle glaciazioni: un patrimonio unico, che ha conferito al Monte Baldo l’appellativo di “Hortus Europae”, riconoscendo a livello internazionale la ricchezza che è riuscito a conservare. Il percorso è provvisto di cartellini con il nome della pianta e della famiglia, il genere e la specie. Per informazioni: www.ortobotanicomontebaldo.org
Chi avesse voglia di una bella passeggiata, potrà seguire la strada sterrata che parte dall’osservatorio e prosegue fra boschi di faggi con salite e discese, fino ad arrivare in circa 5 km al Passo Cerbiolo. La strada non presenta particolari difficoltà, tranne l’ultimo tratto che è piuttosto ripido.
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Seggiovia di Prà Alpesina – Colma di Malcesine
SEGGIOVIA DI PRA’ ALPESINA – Colma di Malcesine
(dal nostro albergo: 11km)
La seggiovia di Pra’ Alpesina si trova nel versante trentino del Monte Baldo e vi permetterà di arrivare comodamente fino ad una delle terrazze panoramiche più spettacolari sul Lago di Garda. Una decina di minuti di ascesa e 3 chilometri a piedi su sentiero semplice e arriverete a Tratto Spino, a 1778 metri, e alla Colma di Malcesine, ammirando dall’alto il lago. Da qui molti sono quelli che si lanciano con il parapendio. Questo è uno dei luoghi più frequentati del Monte Baldo, perché qui si trova anche la stazione di arrivo della funivia che sale da Malcesine, ovvero il modo più veloce per salire dal lago ai panorami del Baldo. Proprio grazie a questa modernissima funivia a cabine rotanti, se volete, potreste abbinare l’ascesa da Pra’ Alpesina con la discesa dal Baldo fino a Malcesine, una delle località più amate sul lago di Garda. Il suo incantevole borgo antico è fatto di piccole piazze animate da negozi e botteghe artigianali e di stretti vicoli lastricati che si arrampicano fino al castello, il monumento simbolo di Malcesine, costruito dagli Scaligeri intorno al 1300 su uno spuntone di roccia a ridosso del lago. Dichiarato monumento nazionale ai primi del 1900, oggi il castello è aperto al pubblico con sale espositive a tematiche diverse, dalla storia alla natura; si percorre il cammino di ronda e si sale fino al mastio, dalla cui sommità si gode lo spettacolo del lago e del centro storico.
Per orari e prezzi della funivia di Malcesine: https://funiviedelbaldo.it/it/
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Sentiero CAI 3 – Sentiero del Ventrar, Tratto Spino stazione a monte funivia (m. 1776 slm)
Sentiero CAI 3 – Sentiero del Ventrar, Tratto Spino stazione a monte funivia (m. 1776 slm)
(l’imbocco del sentiero è a km 15 dal nostro albergo)
Percorso ad anello
Tempo di percorrenza: circa h. 2
Dislivello: 360 metri
Il Sentiero del Ventrar è un percorso di grande richiamo fra gli appassionati del Baldo, un itinerario classificato EE (escursionisti esperti) dal CAI a causa di alcuni tratti esposti e dalla presenza di funi a cui aggrapparsi nei tratti più difficoltosi (il sentiero è sconsigliato ai bambini e a chi soffre di vertigini).
Si parcheggia l’auto nell’area apposita (oltre vige il divieto di accesso) e ci si incammina lungo l’asfaltata, abbandonandola subito per salire lungo il sentiero che corre parallelo. Poco avanti un bivio indica il sentiero CAI 651 (che si inerpica lungo il crinale e da dove si scenderà al ritorno) e il sentiero CAI 3, che scende a destra. Si prosegue nel bosco, inoltrandosi a tratti tra i picchi rocciosi che dominano il lago di Garda, con scorci improvvisi e spettacolari, fino ai vasti prati subito sotto la Colma di Malcesine, dove la vista sul lago si apre panoramica e mozzafiato. Da qui risalite la costa seguendo le indicazioni “funivia” ed arriverete alla Colma di Malcesine, insieme a tutti i turisti che giungono fin qui da Malcesine con la famosa funivia a cabine rotanti che sale dalla sponda del lago. Un sentiero percorre tutta la “colma”: al termine della piana il sentiero CAI 651 scende ripido verso il punto di partenza.
La Colma di Malcesine si raggiunge anche partendo dal parcheggio e salendo la larga strada con divieto di transito ai mezzi, che poco avanti diventa sterrata: 2 km, circa 200 metri di dislivello.
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